martedì 1 settembre 2015

VAPAUDENRISTI - intervista

Dalla Finlandia, intervista a VAPAUDENRISTI



Inauguriamo uno spazio interviste sulla nostra pagina con questa esaustiva chiacchierata.

Finlandia, ultima frontiera d'Europa, perennemente assediata da neve, ghiacci e interminabili inverni. Durante la sua storia, ritrovata ad erigere vere e proprie muraglie umane che hanno resistito alle pressioni dell'orso di Mosca in una serie di conflitti conosciuti solo ai più attenti studiosi di vicende belliche. Finlandia, terra di immense pianure, laghi distribuiti capillarmente e musica estrema per tutti i gusti. Nonostante il relativamente basso tasso demografico, la Finlandia pullula di valenti rappresentati di tutte le latitudini ed espressioni di musica estrema: black metal, noise, hardcore, neofolk, crust, ambient, industrial, tutti i generi e le sottoculture trovano rappresentati di spicco nelle terre del poema epico Kalevala.

Ed è da persone provenienti da questi ambienti che nasce Vapaudenristi, una delle migliori realtà RAC/OI! del nord Europa che intraprendono con successo un percorso personale di rilettura di un genere che ultimamente spesso fatica sia per mancanza di effettive novità che facciano gridare al miracolo che per un orientamento, soprattutto delle nuove generazioni, verso sonorità più rocciose e veloci di marca NSHC. Con una manciata di demo (recentemente ristampati), una serie di split, un 7" e un poderoso debutto su LP/CD che sta facendo tanto parlare, nonché una serie di chiacchieratissimi concerti sia in ambienti “nazionalisti” che "ibridi", il power trio riporta la Finlandia sulla mappa del RAC/OI! internazionale, proseguendo sul solco tracciato da gruppi storici come Mistreat, Snipers, ecc.

Riassumere lo stile musicale dei Vapaudenristi in poche parole è impresa ardua vista la personalità della proposta che è sicuramente da echi di primordiale Panzer Rock, una voce cavernosa, ma non priva di inflessioni melodiche, che ricorda il miglior Manolo dei Division 250 degli inizi, un suono molto particolare, roccioso e a tratti scuro e che ricorda certe produzioni black metal più ruvide seppur non cedendo un passo alla tentazione di un ennesimo crossover NSBM/RAC. Quello che distingue il gruppo da tanti altri sono gli arrangiamenti, composti con perizia, con cambi e giri mai scontati e, soprattutto, i cori epici e spesso malinconici, coerenti con lo spessore dei testi personali anche quando parlano di temi a noi cari.

La seguente intervista è stata condotta durante l'estate con il progetto all'alba di un periodo molto caldo per il gruppo che li ha portati ad essere nel mirino dei soliti noti poco informati. Per gli anglofoni consigliamo la lettura di questo esaustivo resoconto pubblicato sul profilo facebook del gruppo, vera e propria case study da manuale, esempio di creatività da psicopolizia democratica che, grazie alle sue sirene, ha fatto non poca pubblicità a tutti i coinvolti con tanto di interviste radio e articoli su MTV, evento inedito per la tranquilla Finlandia dove tutto sembra possibile.




Bene, penso questa sia la prima intervista a Vapaudenristi per il pubblico italiano. Presentateci tutto quello che c'è da sapere sul progetto. Come è nato il gruppo, chi è coinvolto e quali sono i suoi obiettivi?
Vapaudenristi è nato nel 2006. Le prime registrazioni risalgono al 2007 ed erano composte per lo più da canzoni demo. Sino al 2014 era da considerare una one-man-band e vennero organizzati un paio di concerti molto privati suonati da collaboratori temporanei.
Dopo l'album di debutto, la situazione è cambiata e la line-up si è stabilizzata con la possibilità di partecipare a veri e propri live. Di recente abbiamo provato un nuovo batterista.
Tutti i membri del gruppo hanno avuto esperienze in progetti di altri generi. Nonostante il bassista abbia oggi un ruolo attivo che comprende la composizione di giri di basso, arrangiare cori e seconde voci, nonché scrivere nuovi pezzi, Vapaudenristi è ancora principalmente basato sulle mie idee. Ho comunque dato il benvenuto a membri attivi che sono ben più che semplici aiutanti. I componenti del gruppo sono tutti finlandesi tra i 30 e i 40 anni.

Penso che molti non finlandesi siano interessati a conoscere il significato sia del nome del vostro gruppo che del logo. Potreste dirci qualcosa a riguardo?
Vapaudenristi è il nome della cosiddetta "croce della libertà". Il significato moderno dato alla libertà è sicuramente diverso da quello dei vecchi tempi.
Il simbolo presente sulle nostre produzioni è la medaglia d'onore data a chi ha servito la Patria. Salta subito all'occhio la caratteristica che è la croce solare finlandese. La medaglia venne creata nel 1918, durante la guerra civile tra finlandesi bianchi e rossi. Il simbolo è ancora utilizzato a oggi in vari modi, ma il significato a cui mi riferisco è “lavorare attivamente a servizio della Patria”. Non intendo essere servi di uno stato corrotto, ma della Nazione. Sebbene la medaglia ufficiale venga data per lo più a militari, ma i testi delle nostre canzoni parlando delle nuove minacce in questo mondo globalizzato: alienazione, inutilità, economia mondializzata e comportamenti parassitari generalizzati. Il popolo che dimentica la sua cultura e le sue tradizioni, l'influenza distruttiva del marxismo, ecc. Lottare per la patria oggi non vuol dire necessariamente prevenire che eserciti stranieri vengano schierati sul confine o iniziare una guerra civile aperta tra differenti ideologie, ma deve essere una battaglia contro l'invasione di popolazioni apparentemente pacifiche e le false idee che fanno marcire la nazione dal di dentro in maniera non violenta!
Detto questo, Vapaudenristi non si considerano conservatori, ma rivoluzionari; non vogliamo una restaurazione del passato, ma un movimento che va in avanti!




Tutti gli attuali membri del progetto sono coinvolti in progetti più o meno conosciuti di generi distanti da quello che suonate attualmente. Quali, se ne esistono, i punti in comune e le differenze con questi altri aspetti dell’underground? State ottenendo riscontri anche in ambienti non d'area?
I Vapaudenristi non hanno mai puntato ad essere esclusivamente un gruppo rinchiuso nella scena RAC. Naturalmente i demo venivano venduti ai concerti organizzati da B&H e altri gruppi skinhead, ma l'obiettivo è sempre stato quello di nutrire idee di "nuovo sangue". Gruppi che non fossero ingabbiati nelle profondità dell'underground wp, ma che portassero radicalismo e idee forti anche in quello che noi chiamiamo underground musicale "normale".
Credo ci sia bisogno di una battaglia culturale totale per offrire alternative alle tendenze umaniste e liberali propinate dalle sottoculture di sinistra. Preferisco promuovere un'idea di controcultura dove non si segua semplicemente una corrente già predominante, ma che faccia nascere opposizione. Non solo una separata in celle estremiste accessibili a un pugno di fanatici, ma una che sparga idee a tutti, secondo una prospettiva più vasta oltre la musica e alla cultura. Non seguendo un approccio dogmatico che funzioni solo per persone che condividono le medesime idee, ma che vedano tutte le possibilità dove si possano presentare idee utili alla causa.  Credo che un approccio più eccentrico offrirà risultati migliori. Alcuni potranno intravedere delle contraddizioni, ma credo in una dottrina matematicamente precisa, abbiamo bisogno di uomini d'azione. Questo, nel senso di fare veramente qualcosa, invece di pianificare all'infinito. Non penso che dobbiamo spiegare ogni minimo dettaglio di questo approccio per essere credibili o fare parte, ma andare all'assalto come avanguardie.

Uno dei particolari del vostro suono che mi ha impressionato maggiormente è come siate in grado di mischiare assieme un approccio minimale e barbarico con uno stile frontale e senza fronzoli. Nonostante questo, scrivete ogni pezzo come se fosse una potenziale hit. Sembrate avere la stessa attitudine primordiale del black metal delle origini, ma con una costante presenza di ritornelli che non perdono mai un colpo e che, nonostante le differenze linguistiche, possono essere apprezzati da chiunque ascolti classico OI!/RAC. Cosa tentate di raggiungere quando scrivete un nuovo pezzo?
È un'osservazione molto accurata. Il mio obiettivo è che la maggior parte dei pezzi sia memorabile. Per capirci, per me è difficile sintonizzarmi con molta musica nazionalista moderna, che è sicuramente aggressiva ma manca quello spirito accattivante e orecchiabile. Che dire di suoni studio puliti che sembrano privi del tocco di una mano umana? Mi danno l'impressione di essere parte di una catena di montaggio di prodotti musicali, così come l'utilizzo di grafiche computerizzate anonime.
Voglio che la musica colpisca con più forza possibile, ma che si percepisca il fatto che sia composta da persone, in opposizione alle produzioni di massa dell'industria dell'intrattenimento.
Questo è l'aspetto che più apprezzo in gran parte della musica, sia metal, punk o noise. Qualcosa che sia in movimento, che penetri nel cervello immediatamente e che nutra l'anima di energia. Ritornelli orecchiabili hanno lo stesso impatto di un grido di battaglia. Urla d’aggressione e potenza collettiva. Testi che non siano semplicemente divertenti o che sembrino interessanti, ma che catturino persone che testimonino il lavoro svolto con sentimenti che lo incoraggino a unirsi alla folla urlante. Questo si vede spesso a concerti e adunate collettive. La musica evoluta fornisce sicuramente tante possibilità, ma per ottenere una vera e propria esaltazione, abbiamo bisogno di canti di battaglia ruggenti che ottengano un impatto immediato e che trasmettano “sostanza”.




Sono rimasto molto colpito dalle grafiche del vostro album di debutto "EI MAATA ILMAN KANSAA", che cosa rappresenta?
L'immagine originale è stata presa da un vecchio libro tedesco che mostra un uomo che omaggia il sole. Non posso sapere cosa volesse esprimere esattamente l’artista negli anni '30, ma, per quel che mi riguarda, rappresenta la connessione naturale alla lotta della vita. Il titolo dell'album può essere tradotto in "Nessuna nazione senza popolo" o "Nessuna terra senza la sua gente". Esprime l'idea di connessione tra sangue e suolo, in quest'ordine anche l'apprezzamento per la natura gioca un ruolo importante, invece di ossessioni apertamente umanitarie. L'albero sul retro mostra tutte le sue radici, vale a dire l'unione simbolica con la terra da cui cresciamo. C'è gente che propaganda idee di nomadismo senza radici, o quanto sia fico essere "cittadini del mondo"". Noi no.
Progetto personalmente tutto quello che riguarda Vapaudenristi. Sotto il profilo tecnico volevo distanziarmi dal "normale prodotto di fabbrica". Quindi ogni copia del CD/LP è realizzato a mano. Ho ordinato solo i CD e le custodie dalla fabbrica, ma la serigrafia, l'incollatura delle grafiche e i libretti sono stati fatti tutti a mano. La musica è stata registrata nel mio studio domestico, tutto con veri strumenti e amplificatori. Volevo dare tocco “umano” nell'album, il lavoro di un artigiano tradizionale, coinvolto dall'inizio alla fine nella manifattura, e non parte di una catena di montaggio.
Lo stesso è successo per lo split 12" Vapaudenristi/Pyhä Kuolema", dove tutte le copie sono state serigrafate a mano.

Come avete avuto l'idea di realizzare l'ottimo split con il progetto neo-folk PYHÄ KUOLEMA? Come ha reagito la fetta di pubblico più conservatrice?
Come già detto, ho la speranza che la musica radicale possa rompere i limiti del concetto di "genere". Do sicuramente valore all'idea di fratellanza, dove la nostra musica sia tutta per noi e non per "loro". Ma penso sia anche cruciale ricordare che il nostro messaggio non vada predicato ai convertiti ed è positivo che questo materiale vada oltre la cerchia di questa "fratellanza". Non dico che bisogna per forza diventare un prodotto di massa o puntare a una popolarità superficiale, ma dobbiamo tentare di connetterci con il vero sentire delle persone. Così come negli anni passati i gruppi riuscivano a raggiungere nuova gente, creare grandi movimenti, ecc.
Pyhä Kuolema è un progetto folk che non può essere definito politico e non ha tematiche identitarie definite, ma è caratterizzato da un'atmosfera esoterica che rimane vaga e inspiegata.
La sua forza assoluta è combinare personale, esoterico, storico, nazionalista e mitico in un unico sentimento oscuro, in cui si può trovare ben di più che dichiarazioni d'impatto, proponendo una vasta quantità di metafore che rispecchiano le mie visioni.  Mentre Vapaudenristi offre messaggi decisamente più diretti, desidero che invece di mettermi in un angolo ghettizzato da forme apparentemente intransigenti, chi ascolta possa considerare normale la nostra musica e non a marginalizzarla! Combattiamo contro le espressioni vuote dell’intrattenimento, ma secondo i nostri termini. Certe volte nel loro campo, altre creando nuove alternative.Per quel che riguarda l'album, i riscontri sono stati per lo più positivi. È distribuito tra i dischi "normali" anche da diversi negozi di dischi finlandesi e mail order. Lo stesso succede anche con il materiale di Vapaudenristi che certamente raggiunge più fan musicali comuni che altre uscite della scena RAC, ma non ho ancora visto tante reazioni negative al momento.




Pur amando il suono della lingua finlandese, escludendo alcuni insulti imparati visitando la vostra terra qualche anno fa, capire i vostri testi per un non oriundo è abbastanza ostico. Quali sono i temi principali affrontati dalle vostre canzoni?
La gran parte dei testi hanno a che vedere con la nostra visione del mondo. Alcuni sono d'impatto e diretti, altri più simbolici. Si parla di opporsi alla globalizzazione, alla perdita delle radici, all'invasione incontrollata di popoli, cantiamo le nostre osservazioni sulla follia della cultura marxista e delle influenze aliene. Affrontiamo storie di guerre, lotte, insurrezioni di uomini mitici, ecc. I nostri testi non sono osceni e non sono patologicamente fissati con l'odio. Spesso è presente una nota malinconica, ma non mancano i momenti “trionfali”. Le nuove uscite presentano la traduzione dei testi all'interno delle copertine e non escludo che in futuro presenteremo anche tutte le vecchie canzoni.
Penso che cantare in lingua madre dia più potere ed emozione alle parole. È troppo facile scrivere testi generici in inglese, ma spesso richiede molto più tempo scrivere nella tua lingua e ottenere un buon effetto.
Il risultato non è mai un "tanto per cantare", ma qualcosa che intendi veramente visto che il messaggio viene fuori molto chiaramente.

Siete attivisti in qualche movimento e qual è la vostra visione della politica, soprattutto a riguardo della situazione finlandese?
Non sono interessato alle politiche dei partiti. Non ho mai votato ne partecipato ad alcuna elezione democratica. Penso si possa dire che il mio "personaggio" è un po' eccentrico rispetto alla media delle persone “normali”, quindi dubito sarebbe utile farmi lavorare pubblicamente per organizzazioni politiche. Il mio ruolo è nell'ombra, dietro le tende, come un lupo solitario che contribuisce da dietro le fila.
Credo che abbiamo bisogno di un nuovo approccio verso la vita e la morte, essere contro l'ideologia umanitaria, la democrazia e quello che l'uomo moderno chiama "felicità". Scatenare una visione del mondo drasticamente differente o anche cambiare mentalità, qualcosa che può essere descritto solo come un trattamento shock. L'assalto deve essere esteriore, così come interiore, un processo che le persone dovrebbero affrontare per valutare il mondo e, soprattutto, se stessi.



Da chiacchierate fatte in passato so che apprezzi diversi progetti italiani d'aera. Come ne sei venuto a conoscenza e cosa conosci della situazione italiana?
Ho letto molto su CPI e sui più grandi festival skinhead. Tra i gruppo che apprezzo in Italia Bronson, Nessuna Resa, Dente di Lupo, etc. La gran parte dei miei progetti RAC preferiti sono vecchi gruppi appartenenti alle scena tedesca, francese ed inglese. Naturalmente ci sono progetti validi in gran parte delle nazioni. Apprezzo per lo più voci grezze e un'atmosfera più "artigianale". Più punk rock che hatecore. I progetti italiani che ho citato mi sono stati consigliati da vari conoscenti. Oggi le voci viaggiano velocemente e in Finlandia c'è molta attenzione per quanto succede in Italia. Pensa che abbiamo anche una divisione supporter Zetazeroalfa finlandese con forte presenza sui social network, campagne di attacchinaggio adesivi, ecc.! Sono ben contento di ricevere ulteriori suggerimenti e scambi da persone e gruppi. Tutto quello che è primitivo, duro, orecchiabile e diretto mi interessa!

Volete aggiungere qualcos'altro?
Grazie per l'intervista. Chiunque fosse interessato a Vapaudenristi, troverà diverse canzoni su youtube tratte da vari dischi. Contattateci pure per vinili, cassette, cd e magliette, spesso realizzate personalmente in tiratura limitata, non anonimi prodotti realizzati su scala industriale. Contatti da persone interessate e distribuzioni sono benvenuti! Ci sono già un paio di distro italiane in possesso di nostro materiale (NDR: RTP e Blackshirts Records).